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Asakusa no Brecht

Asakusa no Brecht è un road movie musicale girato dal compositore e sassofonista Gianni Gebbia. Girato a Tokyo nel quartiere tradizionale di Asakusa con una minicamera in Hd, il film prende spunto da una fiction onirica tratta da una leggenda  sul Budda del futuro Maitreya che appare in un cabaret di Asakusa e ci guida attraverso il mondo notturno degli artisti di una delle zone più pittoresche della vecchia Edo in seguito divenuta Tokyo.

Il quartiere di Asakusa è stato cantato da innumerevoli poeti e scrittori ed in esso si sono formate molte delle star dell’entertainment giapponese dagli anni 30 fino ad oggi con il regista Takeshi Kitano che vi ha compiuto i suoi primi passi . 

Questo quartiere è considerato il simbolo del “ mondo fluttuante “ delle passioni e dei desideri ma anche del mondo compassionevole della religiosità  poichè vi si trova uno dei più grandi templi del Giappone, meta di pellegrini e turisti sin dai tempi più antichi.

Girato senza un particolare intento documentaristico, il film  ci mostra una serie di artisti che reinterpretano  gli stilemi classici del cabaret storico franco tedesco unendoli alla tradizione giapponese sino all’attualissima moda del “burlesque”.

Da figure come Ayachi Claudel, cantante brechtiana e chansonniere  a danzatrici del ventre, soubrette e gruppi  musicali tutti legati da un denominatore comune. Le poesie  e le musiche di Bertolt Brecht e Kurt Weil fanno da cornice a questo viaggio onirico e poetico nel mondo delle notti di Asakusa creando un particolarissimo incrocio tra culture ed imagerie occidentali ed orientali al quale siamo poco abituati.


Gianni Gebbia (1961) è un sassofonista e compositore palermitano che da anni si esibisce in Giappone dove ha inciso anche numerosi dischi ed è considerato uno dei più interessanti improvvisatori nella scena internazionale della musica eterodossa e del jazz d’avanguardia.

Il suo interesse profondo per la cultura giapponese lo ha portato allo studio della meditazione Zen e di altre arti tradizionali del Sol Levante. Parallelamente alla musica che è la sua attività principale, Gianni Gebbia coltiva interessi nel campo della performance multimediale e nelle arti visive collaborando con numerosi artisti internazionali. Gianni Gebbia ha composto numerose colonne sonore per vari registi tra i quali ricordiamo Guido Chiesa ( Lavorare con lentezza) Raul Ruiz ( Il viaggio clandestino ) e Roberto Andò ( Diario senza  date).

Questo è il suo primo film.

 

www.asakusanobrecht.blogspot.com